I file .htaccess sono file di configurazione (Apache) che permettono di definire regole specifiche per una directory. Questo tipo di file può essere utilizzato, ad esempio, per impostare un reindirizzamento o proteggere l’accesso a una cartella tramite autenticazione.
Cos’è il file .htaccess?
Si tratta di un file di configurazione del sito o, più precisamente, di direttive in formato testo; è editabile con un qualsiasi editor testuale che contiene le “indicazioni tecniche” che il server dovrà eseguire. Un file .htaccess permette di impostare svariati aspetti sul comportamento del sito web, come ad esempio la definizione di URL SEO friendly, la protezione di directory del sito sensibili, la possibilità di scansionare o meno tutti gli URL da parte di utenti e motori di ricerca, il caching delle pagine e così via.
Cosa indica il punto davanti .htaccess?
Il fatto che ci sia un punto davanti indica che si tratta di un file nascosto, per cui non sarà visibile pubblicamente. Per accedervi è solitamente necessario (e più che sufficente) un client FTP gratuito come ad es. FileZilla.
Cosa fare se il sito non funziona più dopo una modifica del file .htaccess?
Salvatevi il file originario in copia, e ripristinate quest’ultimo; se non lo avete, dovrebbe bastare cancellare il file .htaccess o svuotarlo completamente. In questo articolo andremo a vedere, di seguito, i più comuni utilizzi del file .htaccess che possono capitare ad un webmaster.
.htaccess per mandare offline un sito
Il file di direttive di Apache htaccess può essere utilizzato per avviare una manutenzione controllata del vostro sito web, ed evitare che i vostri visitatori vedano eventuali pagine di errore mentre ci state lavorando. La procedura è abbastanza semplice, ed è stata descritta in un
articolo a parte.
https://www.stiac.it/blog/?come-mettere-un-sito-in-costruzione-con-htaccess